Il seno prima del parto
La maggior parte delle donne sono infastidite all'inizio della gravidanza dalla tensione, dal dolore e dall'aumento di volume del seno, e tutte hanno il problema di sapere se è possibile fare qualcosa per ovviare a questi disturbi e per avere il seno nella condizione migliore per allattare.
A volte le modificazioni del seno sono il primo segnale di una gravidanza che è appena iniziata: le profonde modificazioni ormonali cui la donna è sottoposta sono la causa dell'ingrossamento e della tensione di questo organo.
I fastidi iniziali del seno sono facilmente curabili con l'uso di un reggiseno comodo (un po' largo e che sostenga bene) e con impacchi caldo-umidi, quando il fastidio è insopportabile.
Durante tutta la gravidanza comunque anche il seno, come l'addome, il viso, le gambe, deve essere trattato e curato soprattutto per non avere poi problemi in allattamento. Inoltre le donne con carnagione chiara e le donne con capelli rossi naturali sono più esposte ad avere problemi ai capezzoli proprio perché di pelle più sottile e delicata.
Per tali motivi per 10 minuti al giorno, tutti i giorni della gravidanza, il seno deve essere massaggiato delicatamente, preferibilmente con un panno di lino; fatto ciò, si può applicare col palmo della mano una delle tante creme e/o oli disponibili.
Anche i capezzoli devono essere trattati, ma se per il seno la preparazione può iniziare già dai primi giorni, per essi il trattamento deve iniziare solo 7/8 settimane prima del parto, perché la loro stimolazione può far insorgere contrazioni, a volte molto fastidiose.
Il motivo per cui anche ai capezzoli debbono essere riservate cure giornaliere è per averli meno predisposti alle ragadi. Per prima cosa vanno anch'essi frizionati delicatamente con un panno di lino, cui segue l'applicazione di una crema a bassa tensione superficiale. Ciò fatto si cerca di far uscire il capezzolo per due e tre volte comprimendolo tra indice e pollice. Tale manovra porta a volte, spremendo i dotti galattofori, a far uscire il colostro, non c'è da preoccuparsi per ciò, per alcuni questa evenienza è preventiva nei confronti dell'ingorgo mammario.
La maggior parte dei capezzoli reagiscono a tali manovre, anche quelli piatti o rientranti, fuoriuscendo. Solo in rari casi i capezzoli si ritirano, sono i veri capezzoli rientranti o ombelicati: un buon esercizio per cercare di far uscire anche questi capezzoli è l'uso delle coppette da seno a vuoto; usate durante la gravidanza porteranno il capezzolo ad uscire un po'.
Il seno dopo il parto
Il seno è una parte del corpo particolarmente sensibile agli sbalzi ormonali. Subisce importanti modifiche durante i 9 mesi di gravidanza quando si prepara al suo ruolo principale: l'allattamento.
Il seno non ha muscoli e, per questo, è anche molto sensibile all'effetto della pesantezza. Che la giovane mamma allatti o no, il seno perde tonicità dopo il parto e ritrova la sua linea soltanto alla ripresa del ciclo ormonale. Contrariamente a quello che si crede spesso, non è l'allattamento che "rovina" il seno ma tutto il processo della maternità che "trasforma il corpo in un altro corpo". Inevitabilmente, la pelle si distende e, in alcuni casi, appaiono delle smagliature. La pigmentazione più scura dei capezzoli può durare dopo il periodo post-natale.
Ma se le donne perdono qualcosa diventando madri, nello stesso tempo acquisiscono una bellezza particolare.
Alcune misure sono tuttavia indispensabili per minimizzare le conseguenzeinestetiche della maternità sul seno:
- Mettete un reggiseno notte e giorno dopo il parto - anche se non allattate.
- Continuate a portare un buon reggiseno d'allattamento finché allattate.
- Evitate le brusche variazioni di volume causate da un aumento del peso troppo rapido, una dieta troppo rigida e da certi trattamenti ormonali. Uno svezzamento brusco è la cosa peggiore da fare per l'estetica del seno.
- Allattate fino a 5-6 mesi e svezzate a poco a poco: è il miglior modo per ritrovare una bella linea (più o meno un anno dopo il parto). Attenzione, nelle settimane o nei mesi che seguono la fine dell'allattamento, alcune donne possono avere delle cisti al seno. Queste appaiono nel canale galattoforo quando il latte non è stato eliminato del tutto. Non bisogna premerle né toccarle, scompariranno spontaneamente nei mesi seguenti.
- Fate alcuni esercizi per tonificare i muscoli pettorali.
- Idratate la pelle del seno (facendo attenzione, tuttavia, a non mettere la crema sui capezzoli se allattate).
Soprattutto non dimenticate che, dopo il parto, ci vuole un anno al corpo per rimettersi. Sfortunatamente, in alcune donne, durante il processo di ritorno alla "normalità", la ghiandola mammaria si atrofizza (con o senza allattamento). Grazie alla chirurgia estetica, è possibile rimodellare il seno, ma si consiglia alla fine di tutti i parti.