Non tutti gli embrioni diventeranno bimbi 

Preparazione endometriale e impianto embrionale.

Nei programmi di fecondazione in vitro e trasferimento embrionale il buco nero della conoscenza è costituito dall'impianto embrionale.

Esiste circa  un 45% di drop out tra il trasferimento dell'embrione in utero ed il suo impianto. Questa perdita secca fa della specie umana una tra le speci con minore efficienza riproduttiva.

L'impianto embrionale costituisce un processo specie-specifico che non trova correlazioni in altre specie animali. Nemmeno quello dei primati vi assomiglia in pieno. Ergo non esistono modelli sperimentali animali utili per stabilire principi di biologia comparata.

Due sono i fattori da stabilire per un corretto timing delle due interfacce embrionale e endometriale che caratterizzano l'intero processo dell'impianto: l'uno è il processo differenziativo (stadio di sviluppo) e la salute genetica e metabolica dell'embrione, l'altra la differenziazione dell'endometrio che - principalmente sotto influenza del progesterone - modifica le proprie caratteristiche morfologiche e biochimiche nella adeguatezza a ricevere l'annidamento dell'embrione.

Importante, nelle determinazione del timing, utilizzare criteri di semplice esecuzione e di precisa definizione. Esistono vari metodi con vario grado di precisione e diversa complessità di esecuzione. La medicalizzazione e la sollecitazione dell'endometrio può costituire un elemento di influenza negativa sulla preparazione endometriale allo impianto e la crioconservazione dell'embrione con succedaneo trasferimento dopo scongelamento può essere strategia migliorativa in alcuni casi.

Il timing dell'endometrio può essere prodotto,con analisi di alcuni parametri genetici ovvero con la vecchia morfologia corroborata da due o tre determinazioni immunoistochimiche di conforto che ne arricchiscono criticità e precisione fino al livello di quelle genetiche, ma con maggiore semplicità.